La fonte è questo articolo scientifico.

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S027869152200206X#bib163
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1) UNA TOSSICITÀ SENZA PRECEDENTI
Hanno analizzato i dati VAERS e hanno confrontato il numero di reazioni avverse causate dal vaccino antinfluenzale con quelle dei vaccini covid. Il numero di reazioni avverse totali è di 737689 (per correggere la sottostima dovete moltiplicare per 31) e il 93% degli eventi avversi segnalati erano per quelli covid. Tenendo conto del numero di dosi, sarebbero dovuti essere solo il 32,6% se il vaccino fosse come quello dell’influenza. Questo dimostra che i vaccini covid sono 27 volte più pericolosi di quelli antinfluenzali. VAERS esiste da 31 anni, e l’80% delle morti associate ai vaccini sono per quelli covid.
2) RIDUCENDO LA PRODUZIONE DI INTERFERONI IL VACCINO PUÒ PORTARE AL CANCRO
Gli interferoni sono una classe di glicoproteine di segnalazione fondamentale prodotte principalmente dalle cellule del sistema immunitario quando incontrano virus, batteri o cellule tumorali ed hanno il compito di coordinare la risposta immunitaria. Un esempio può essere il loro ruolo nel far differenziare le cellule B in Plasmacellule, che poi a loro volta saranno in grado di produrre anticorpi.
a) Gli interferoni 1 aiutano ad arrestare il ciclo di riproduzione cellulare delle cellule tumorali aumentando l’espressione del gene di soppressione tumorale p53.
b) Gli interferoni alfa aiutano a riconoscere le cellule tumorali.
c) Gli interferoni 9 si legano ai recettori della morte per indurre la produzione delle caspasi che uccidono la cellula tumorale.
I vaccini covid riducono la produzione degli interferoni facendo produrre esosomi contenenti la proteina spike che viaggiando per il corpo promuovono infiammazioni e riducono gli effetti benefici degli interferoni che abbiamo appena visto e può quindi promuovere la proliferazione di cellule tumorali, ma non solo, può anche portare all’avanzamento di tumori già in corso, come in questo caso.
L’infezione naturale non ha questo effetto di soppressione degli interferoni, ed è una cosa esclusivamente tipica del vaccino.
3) RIDUCENDO LA PRODUZIONE DI INTERFERONI IL VACCINO SOPPRIME LA RISPOSTA IMMUNITARIA INNATA
La differenza tra la risposta immunitaria da vaccino e quella dell’infezione naturale l’ho esaminata qui: il vaccino produce solo igg e cellule della memoria, mentre la risposta naturale è ricca e complessa e produce anticorpi anche sulla mucosa che consentono di non essere più contagiosi.
La riduzione della produzione di interferoni ha effetti sia sul covid stesso che sulle altre patologie. I pazienti più gravi al covid sono quelli che hanno meno interferoni. Per quanto riguarda le patologie in generale, la conseguenza è avere meno linfociti e monociti e così essere più esposti ad infezioni batteriche e virali.
4) IL VACCINO PROMUOVE MALATTIE NEURODEGENERATIVE
La proteina spike iniettata è diversa da quella naturale, essa va incontro ad un processo con cui vengono sostituiti alcuni amminoacidi per renderne la trascrizione più facile per la cellula umana sostituendo gli amminoacidi della spike con citosine e guanine, cosa che può portare a quadruple di guanine. Le quadruple di guanine sono alla base dei prioni, delle proteine che sono dannose per il cervello e provocare malattie permanenti. La proteina spike si può comportare da prione soprattutto nella subunità S1 che nella versione modificata del vaccino si stacca e può oltrepassare la barriera ematoencefalica. Le quadruple di guanine possono interferire col microRNA (che regola la trascrizione dei geni) andando a ridurne la disponibilità della cellula e promuovendo in un altro modo malattie neurodegenerative.
CONCLUSIONE
L’articolo è veramente molto ricco di particolari, ad esempio mostra come i vaccini possono inibire i meccanismi di riparazione del DNA, riattivare l’herpes zoster e promuovere diffusi danni neurologici.
Vi invitiamo caldamente a leggerlo.