Berlusconi un tempo era famoso per essere un maestro della manipolazione del consenso. Tutti lodavano le sue doti di imbonitore politico che non erano altro che le sue doti da pubblicitario.

Berlusconi non ha fatto altro che portare il mondo del marketing in quello della politica e nell’era della Seconda Repubblica dove la politica come tale è sparita per essere sostituita dalle strategie comunicative, dove il suo successo è indiscusso. Vedere però Berlusconi muoversi e utilizzare le parole d’ordine dell’epoca degli anni 90 e 2000 in un contesto dove ormai larga parte dell’elettorato ha compreso la truffa della democrazia liberale, è deprimente e grottesco. Berlusconi è rimasto fermo al 2001. Presto scoprirà che il tempo attuale è completamente diverso da quello di 20 anni fa. Il tempo attuale è quello della fine del liberalismo e del suo marketing politico.