I 7 Re di Roma furono 6, 5 dei quali 4 ne morirono. I 3 che rimasero erano 2: Romolo❗️



👆Ecco👆, esattamente quanto ha fatto AIFA con la risposta a specifici quesiti (FOIA) posti da AVVOCATI LIBERI in merito alle morti conseguenti alla inoculazione dei profarmaci anti covid-19.

ALI ha chiesto ad AIFA l’età dei soggetti deceduti, il lasso temporale tra la somministrazione del vaccino e l’evento morte nonché, infine, i parametri utilizzati per determinare la correlazione degli eventi avversi con la somministrazione del vaccino anti covid-19.

Scarica gli atti qui👉👇 https://avvocatiliberi.legal/foia-di-ali-su-morti-da-vaccino-anti-covid/

AIFA, precisando di aver applicato l’algoritmo OMS (creato per altre forme di vaccinazione ed utile per escludere la correlazione del 99% dei casi) richiama l’esistenza di una serie di criteri alla base dell’algoritmo, primo tra tutti quello temporale, necessario a correlare alla vaccinazione ogni evento verificarsi entro 14 giorni dalla somministrazione.

AIFA dichiara inoltre di aver raccolto in totale 971 segnalazioni di eventi fatali (MORTE) sino al 26 dicembre 2022, scremate a 29 correlate alla pregressa assunzione dei preparati anti covid-19.

Veramente singolare che la medesima AIFA riconosce che delle 971 segnalazioni di morte, ben 812 (83,6%) si sono verificate entro 14 giorni dall’inoculazione fatale ma, nonostante ciò, con la stessa filastrocca dei sette Re di Roma, da 812 scende a 29 correlati (3,6%), senza alcun razionale statistico e senza alcuna passaggio logico o spiegazione.

Altra stranezza risiede nella considerazione che i 29 casi di MORTE CORRELATA sono esattamente gli stessi richiamati dal 13° rapporto di vigilanza al 26 settembre 2022: dunque in tre mesi (dal 26.9.22 al 26.12.22) non è stata correlata nemmeno una segnalazione di morte da vaccino nonostante che quotidianamente si registrano decine di “morti improvvise” per cause indicate dalle controindicazioni di questi farmaci (trombosi, miocarditi, pericarditi, etc.).

Peraltro tra il 26 settembre e il  26 dicembre 2022 AIFA avrebbe raccolto altre 16 segnalazioni di MORTE (da 955 a 971), di cui altre 10 (da 802 a 812) avvenute entro i 14 giorni dall’assunzione, ma nessuna correlazione.

È evidente che AIFA ha standardizzato le risposte con supercazzole istituzionali da fornire a chiunque chieda spiegazioni sulle avversità conseguenti all’assunzione di farmaci sperimentali e biotecnologici di cui non esistono studi di sicurezza e di genotossicità.

Così AIFA non solo non fornisce l’età dei 971 deceduti come richiesto, ma manipola i dati in suo possesso indicando la “media di età”, in particolare 74,6 anni per le 971 segnalazioni e 66,7 anni per i 29 morti correlati, con una “mediana” di 76 anni, come se fosse stato preso un campione compreso tra 0 e 152 anni😱

Ora, posto che il 3,6% di casi mortali è un livello inaccettabile se rapportato ad una vaccinazione obbligatoria di massa, tale percentuale è grandemente sottostimata sia per la natura passiva della vigilanza di AIFA lasciata alla volontà dei medici, dei danneggiati o dei familiari dei morti (che nella stragrande maggioranza dei casi non segnala per vari motivi), sia anche per l’attitudine di AIFA ad escludere le correlazioni al fine di non inquinare la politica vaccinale e salvaguardare gli interessi dei produttori di vaccini, che dovrebbero essere chiamati veleno.

Capolavoro mistificatorio di AIFA si legge nelle conclusioni del FOIA: le 29 povere anime morte nel nome del sacrificio tribale imposto dalla solidarietà di Stato e avallato dalla Corte costituzionale, sarebbero decedute, nella metà dei casi, per “fallimento vaccinale”, cioè a causa del covid ma non del vaccino, precisamente per le complicazioni dovute ad una infezione da covid-19 dopo il vaccino risultato inefficace.

Infine AIFA dichiara di non aver registrato alcun aumento dei decessi conseguenti alla vaccinazione, perché ovviamente è lei stessa ad escluderli alla radice.

La Scienzah di Stato e sacrifici umani.

Tratto da https://t.me/avvocati_liberi

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